Grazie

Grazie a tutti voi.

Voi che “con sta cazzo di mascherina non respiro” e la indossate sempre sotto il mento. A voi che, “a viso scoperto” andavate a fare la spesa in 12 per famiglia sbattendo come le pecore al pascolo contro le altre persone, incuranti del mantenere un barlume di distanza minima di sicurezza, e che non resistevate a palpeggiare tutta la frutta esposta (magari senza i guanti) alla ricerca di chissà quale frutto magico, a voi che quando vi riprendevo e vi chiedevo di seguire le regole vi indignavate esclamando “non crederai mica a queste cazzate”.

Grazie a voi che alla fine del lockdown vi siete riversati tutti insieme nelle aree verdi come se nulla fosse accaduto, quando sarebbe bastato fare quattrocento metri a piedi per trovarsi isolati dagli altri ma, si sa, se non c’è un parcheggio vicino non si può fare. Grazie a voi che vi siete accalcati nei negozi per riuscire ad ottenere un bonus statale (che non riuscirete mai ad ottenere) per comprarvi un cazzo di monopattino elettrico o una bici che userete una volta o due perché poi scoprirete che il male al culo vi viene lo stesso.

Grazie a voi che non siete stati capaci di fare sport da soli (o con un vostro congiunto) e avete organizzato gite in gruppi di 15 persone, tutte insieme appassionatamente, e che avete poi postato sui social la vostra foto di rito in cima al colle tutti tronfi, goduti e felici, a volto scoperto e vicini vicini “che se no non ci stiamo tutti nella foto.”

Grazie a voi degli aperitivi, delle cene e delle grigliate, voi che se non siete tutti insieme non mangereste nulla, a voi, popolo dei selfie col dito alzato e dell’ ashtag “noncenecoviddi”.

Grazie a voi che questa estate, sulle spiagge, non resistevate a stare a più di due metri dall’asciugamano dello sconosciuto lì accanto e vi siete messi lì vicino perché vi sentivate soli, o a voi che in montagna avete dovuto per forza fare “quella” gita nonostante a valle il parcheggio fosse visibilmente troppo pieno e non siete stati capaci di rinunciare o di cambiare meta.

Perché tanto, lo so, siete gli stessi che state al volante col telefono in mano “perché tanto nessuno mi vede”, che guidate superando i limiti e rallentate solo se vedete un autovelox (va bene anche quello finto come deterrente) e vi incazzate se vi arriva la multa a casa “perché quei bastardi del comune voglio fare cassa sulle nostre spalle facendo le multe con gli autovelox”. Siete quelli che pedalate tutti ammucchiati e intralciate il traffico e mandate affanculo chi vi dà un colpo di clacson, che lasciate il monopattino sul marciapiede o la macchina sulle strisce pedonali senza pensare che potreste essere di intralcio al passaggio di un disabile. Siete quelli che sul traghetto per la Sardegna tiravate su la mascherina solo quando passava “lo sbirro” a controllarci e sogghignavate di noi poveri coglioni che per nove ore di viaggio siamo rimasti “con la museruola” defilati e lontani da tutti.

Grazie a voi che adesso, indignati, sbraitate contro uno stato che non vi ha protetti quando era vostra responsabilità, SOLO VOSTRA RESPONSABILITÀ, seguire quattro cazzo di semplicissime regole per non ritrovarvi, come oggi, confinati in casa e senza lavoro a piangere.

Grazie da una persona che anch’essa, forse, ha allentato l’attenzione e non è sempre stata attenta come avrebbe dovuto, ma che comunque non vede suo nipote da nove mesi, che è ancora viva nonostante abbia tenuto la mascherina sul viso per 9 ore al giorno negli ultimi sette mesi, una persona che è andatasempre a far spesa da sola, che ha rinunciato a feste, grigliate pranzi e cene con gli amici, che ha sempre pedalato da sola nel bosco per tutta l’estate, non sentendosi mai sola.

Grazie da uno che era convinto che ne saremmo tutti usciti un po’ migliori e che si è invece scontrato con la triste realtà che ne siamo tutti usciti un po’ più coglioni.

2 pensieri riguardo “Grazie

  1. Dai, per fortuna dalle nostre parti non ha ancora nevicato tanto, altrimenti avresti sicuramente citato le centinaia di persone in fila al Col Serena per la prima gita.
    Speriamo di riuscire a farne ma ci credo poco.

    P.S.
    Consapevole che ognuno di noi si ritrova in uno dei comportamenti da te descritti: siamo tutti un po’ colpevoli

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