Ti svegli stanco, come accade spesso in estate quando hai un lavoro che ti piace, sì, ma che ti riporta a casa la sera senza forze, e ti obblighi ad uscire lo stesso in bici. Ti accorgi peró, dopo 100m, che era meglio stare a casa sul divano, oggi proprio non ce n’è.Per fortuna incroci un amico che ti offre il caffè, anche se poi non lo paga lui ma un cliente del negozio che ti dice “madonna che bello vederti fuori di lì” e ti rendi conto che qualcosa non funziona nel verso giusto.
Torni a casa perché ti accorgi che hai dimenticato la pompa e una volta che sei in garage, con un vaffanculo, appendi la bici e torni dove dovresti essere rimasto, sul divano.
Ora la domanda nella tua testa è sempre quella: ma ne vale la pena? Perché il lavoro deve toglierti la vita e farti vivere come un automa prosciugando ogni tua energia? La mia vita deve essere così?
Ho il garage pieno di bici ma quello che mi serve è il tempo di usarle. Me ne basterebbe anche solo una da consumare fino a farla arrugginire e cadere a pezzi per poi comprarne una nuova solo perché ne ho bisogno.
Vorrei passare il tempo libero a riparare le mie bici per poi sfruttarle anziché riparare quelle degli altri per poi non avere energie per usare le mie quando sono libero. Questa condizione mi sta mettendo a dura prova difficile uscirne ma una soluzione va trovata subito.
Forse dovrei vendere tutto quello che ho, tutto tranne la fargo, comprare solo dei portapacchi, sistemare la fargo, caricarla, licenziarmi e andarmene via, in cerca di non so cosa, ma di sicuro una cosa la troverei: la libertà.
Viviamo per lavorare in modo da soddisfare la nostra infelicità comprando cose futili (come le mie 6 bici) e non viviamo il tempo (il poco tempo) libero che abbiamo perché dobbiamo riposare e la nostra vita intanto scorre, inesorabile.
Mal di vivere? Insofferenza al sistema?
Si, forse. Si è persa la semplicità genuina di vivere, siamo diventati automi.
Questa vita vissuta così non mi piace più, devo trovare una soluzione. Io voglio VIVERE.
La penso esattamente come te….
Condivido,
Stessi pensieri tutte le mattine. Almeno te, hai un lavoro che “ti piace”. Sei in mezzo al tuo mondo, anche se a volto questo mondo ti fa girare le balle!
Comunque sia…sappi che sei in buona compagnia.
Magra consolazione sapere di essere in tanti… ma credo sia il “male” dei giorni nostri.
Caro Marco, almeno hai un lavoro che ti piace e pensa a chi (come me ) la mattina gli si stringe lo stomaco nell’andare a fare un lavoro che non piace !
aspetto il we per uscire con la mia mtb e magari per impegni vari devo rimandare e passano settimane che non monto sulla bici…
però bisogna lavorare e di conseguenza guadagnare altrimenti non si può vivere in questa società
e bisogna sapere apprezzare quelle cose che si riescono a fare magari rubando il tempo per farle
sono le cosiddette gocce di cordiale nel calice amaro della vita.
P.S.
forse il tuo “disagio” che esprimi non è esclusivamente riferibile alla mancanza di tempo causa il lavoro etc. ma qualcosa di più profondo …
Si Fabio, forse hai ragione… e so anche dove sta il mio disagio ma non so come fare a migliorare questo aspetto della mia vita…
Ciao Marco, io parto dalla considerazione che lavoriamo per vivere, e non viviamo per lavorare. Poi stà a noi cercare un lavoro che ci dia anche delle soddisfazioni personali. Io sono l’uomo dei compromessi, certo che se potessi vorrei solo sciare su 90cm neve appena caduta (ma mi accontento anche di 20 cm), andare in bicicletta tutto il giorno (ma anche andare al lavoro in bici è meglio di niente) o semplicemente fare una bella passeggiata in montagna, magari con gli amici di sempre (o con qualcuno che incontro sulla via) o con la famiglia.
Tutto non posso avere, anche se non dovessi lavorare, non riuscirei a fare tutto, quindi cerco di godermi i singoli momenti della vita. Certo gli obbiettivi che mi pongo sono diversi dai tuoi, la vedo impensabile andare a fare un giro in bicicletta da Aosta al mare: prima dovrei trovare il tempo di allenarmi.
Leggendo il tuo articolo, mi sono comunque sorpreso, mi ricordo di aver letto qualche mese fa un tuo post o forse era qui sul blog, di come finalmente ti sentivi appagato nel condividere le avventure con la persona che ti sta affianco, che aveva la tua stessa passione per la biciletta.
Ci sono sempre periodi più bui di altri, ma la vera avventura è quella di raggiungere la ‘luce’, magari semplicemente riuscendo ad andare a farsi un giro in bici in pausa pranzo o iniziando a programmare la prossima avventura da effettuare quando gli impegni di lavoro saranno meno stressanti.
Un saluto
Nelle parole Paolo! Grazie
Si, sono soddisfatto di quello che faccio e di come lo faccio ma ogni tanto mi sconforta sapere che io lavoro ci porta via tantissime energie e allora ho bisogno di esternare questo sentimento e leggere che non sono il solo mi rincuora un po’!
Ciao Marco, siamo qui per supportarci a vicenda.
Un dottore americano mi diceva 40 anni fa: se trovi il tempo per tagliando auto,moto ecc
Trova il tempo per la tua passione! Fa bene al fisico a Las mente e ti rende felice. Sono 40 anni che seguo il suo consiglio oggi ne ho 80 e la mia bici mi fa felice.
Grandissimo Aldo!
Spero di arrivare anche io alla tua età con immutata passione!
Complimenti!
Ciao Marco, ti scrivo dalla gabbia nella quale svolgo il mio noioso lavoro, aspettando il week end per poter pedalare LIBERO.
Secondo me la chiave di volta sarebbe lavorare meno, diciamo 6 ore al giorno, in modo di avere tempo per fare altre cose durante il proprio giorno anzichè passare intere giornate a fare cose per altri.
Si guadagnerebbe di meno, è vero, ma si vivrebbe di più!
CIAO!
Ciao marco, ho saputo che hai scritto a ciclocentrico, grazie, che ne dici di chiedere informazioni sulle condizioni bici? Tipo cambio freni raggi catena….? Che ne pensi? Ciao Grazie Anna
Ciao Anna
Ho sentito ora Massimo, il mio amico loro meccanico.
Chiamami domani in negozio che ti spiego tutto!