“Giovane, dove credi di andare tu con codesta raspazolle?”
Così è nato il nome di questo evento (la raspazolle sarebbe la fargo), pensato e creato dal mio amico Marco di Livorno, “il Cencio” per gli amici quando un anziano signore toscano l’ha notato in un campo intento a rilevare una traccia gpx per noi.
Conobbi il Cencio circa 6 anni fa alla “stroncaciui” un percorso strepitoso sul promontorio di Livorno che riuniva oltre 300 biker, un percorso a dir poco MEMORABILE. Tornai a trovarlo qualche anno dopo, al “singlespeed rendez vous”e, di nuovo, un percorso bellissimo e selvaggio, di pura mtb!
Come declinare quindi l’invito per un lunghissimo giro in modalità “bikepacking” di 200km? Confermata la nostra presenza ci siamo ritrovati a Livorno, ospiti del Cencio a casa sua (ancora mille volte grazie!!!) pronti per una bellissima pedalata.
Circa 40 bikers al via, tutti equipaggiati (chi più tecnicamente, chi meno) e pronti ad affrontare il lungo percorso.
Appena partiti, nelle retrovie, abbiamo pedalato subito su sterrato su una lunghissima strada tagliafuoco immersa nel bosco, ci siamo ritrovati in compagnia di alcuni biker di vecchia conoscenza come Pigo e Tarantola e, tra risate e momenti scherzosi, abbiamo affrontato la prima parte del percorso. Colline, sentieri tecnici sia a salire che a scendere, sassi, radici, single tracks, boschi, ancora colline, campi, scorci sul mare… Insomma, TUTTO quello che può rendere una bella pedalata una cosa unica.
Verso sera, col buio, dopo un indimenticabile tramonto, ci siamo immersi in un infinito sentiero in discesa abbastanza tecnico, per poi concludere, con 100km nelle gambe, con una buona cena in ristorante tutti insieme.
Dopo cena solo Samy, il Cencio ed io abbiamo dormito nei sacchi a pelo sotto la tettoia messaci a disposizione da un amico fotografo francese, mentre gli altri hanno preferito un più comodo letto in hotel… Noi abbiamo preferito il mille stelle, e mai scelta fu più azzeccata! Una luna piena grande così, un silenzio surreale, una temperatura mite ci hanno cullati per tutta la notte, offrendoci un meraviglioso sonno ristoratore.
Al mattino una super colazione allo stesso hotel della cena poi Samy ed io ci siamo avviati soli soletti verso i restanti 100km di percorso. Subito un salitone violento e tecnico, immerso tra alberi di sughero, cacciatori all’opera, sassi e radici. Non poteva esserci risveglio muscolare più prepotente!
Dopo il tratto impervio riecco le colline, gli ulivi, i cipressi, il mare… di nuovo la Toscana come ce la si immagina!
Incredibilmente i tratti in asfalto che incontriamo sono ridotti quasi allo zero, così come i paesini, tanto da farmi tornare, per diverse volte, alla mente molti episodi vissuti in Canada e nel Montana al Great Divide…
Ancora sentieri e per pranzo, a San Vincenzo, un bel tagliere di salumi e formaggi toscani. “siamo al mare, ormai sarà tutto piatto”. NO!
Il percorso, dopo una lunga parte pianeggiante in pineta, si impenna in un infinito single track, tecnico al punto giusto sia in salita sia in discesa, che ci fa passare le ore in un lampo e ci porta ad essere avvolti dal buio proprio mentre lasciamo alle nostre spalle la città di Piombino, mentre percorriamo gli ultimi 20km di trasferimento verso la stazione di Campiglia dove prenderemo un treno per tornare a Livorno.
Incredibilmente il percorso non smette di stupirci nemmeno in questi ultimi 20km tra i campi, sempre su sterrato, dove un cielo infuocato ci saluta e il buio, infine, ci avvolge completamente, lasciandoci sfilare silenziosamente verso la fine di questa nuova, bellissima, avventura.
A questo LINK le foto di questi due giorni…
Un grazie immenso va al Cencio per aver messo in piedi questo evento che, devo dire, incarna al 120% la mia visione del bikepacking, ossia VERI percorsi da mtb da affrontare in autosufficienza, senza percorsi forzatamente semplificati e a tratti noiosi. Vera mtb, vera avventura!!!
invidia……
vorrei tanto avere la vs. gamba 🙂
Lorenzo, non pensare che sia impossibile! Bisogna prepararsi, certo, ma non è una cosa per pochi eletti!