Come il primo? Penserete.
Ok, vado in singlespeed da sette anni (perché anche se non lo racconto più continuo ad andarci!)e ho partecipato a ben 5 edizioni prima di questa (saltando quella organizzata da Mario lo scorso anno perché in viaggio verso Amsterdam) strana, pazza, scanzonata gara-raduno-ammucchiata-ritrovo di amici.
Sono sempre stato lì davanti, a soffiare come un bufalo e a cercare una vittoria mai arrivata, divertrndomi e, lo ammetto, crogiolandomi un po’ nella parte dello Yoda-superstar sempre al centro dell’attenzione.
Questa mattina, a Torino, ho invece ritrovato un sacco di Amici (sì, lo scrivo maiuscolo) che non vedevo da un bel po’ di tempo e, devo dirlo, mi sono divertito! Ho capito che alle persone non importa se stai davanti o se arrivi dopo un po’, col fiato corto e il sapore di bistecche in bocca (Nicoló, me la rivendo!) ma imports di divertirsi tutti insieme condividendo la tua stessa passione. Non devo più dimostrare di essere il super biker (ma in fondo, credo, ho forse mai dovuto farlo?) e i miei amici hanno piacere di divertirsi con me… Ho ritrovato il gusto di ridere e scherzare prima, dopo e DURANTE la gara e soprattutto ho ritrovato, parlando con Giuseppe e “Turbo” la voglia di riprendere a scrivere che, da ormai un anno avevo perso.
Ringrazio Ambro per aver tanto insistito a farmi partecipare a questo splendido ssit, mi ha dato una gran carica emotiva, e ringrazio tutti gli amici che mi hanno fatto sentire a casa e sempre il benvenuto!
È sempre un piacere tornare a casa con qualcosa in più e, sembra scontato ma non lo è, è molto più bello tornare con delle emozioni che con una medaglia!
Grazie a tutti, mi avete fatto divertire e, soprattutto, grazie a Samy che mi fa vedere il mondo in un modo diverso!
Marcopedala 