Abbiamo approfittato di tre giorni liberi per assaggiare quel sapore di avventura che tanto ci mancava pedalando sul percorso del Tuscany Trail, in Toscana, attraversandola per lungo da Firenze a Capalbio.
Abbiamo ricalcato il percorso saltando la prima parte che collega, attraverso le Apuane, la città di Massa alla città di Firenze semplicemente per mancanza di tempo.
Organizzata la trasferta (e qui vorremmo ringraziare il nostro amico “Farnafa” per averci prestato il garage a Firenze) ci siamo immersi in un ambiente semplicemente fantastico.
Immaginatevi la Toscana più Toscana che vi viene in mente, colline verdeggianti attraversate da strade bianche, polverose e asciutte, fumose e severe, immaginate paesi antichi arroccati su ripide colline; attraversate con la mente città stupende e pregne di storia come Firenze e Siena e provate a perdervi, nel silenzio interrotto solo dal canto dei grilli, tra le colline del Chianti.
Immaginate la semplicità del sapore di un gelato assaporato dopo 6 ore in sella sotto un sole cocente, o la favolosa fragranza dei Pici fatti in casa, semplicemente conditi con cacio e pepe mentre, stanchi ma soddisfatti, vi state finalmente godendo una cena a Radicofani, in una osteria semplice e spartana ma che offre solo pietanze squisite.
Svegliatevi dopo 9 ore di sonno profondo e immergetevi di nuovo in un paesaggio incantato, ora più aperto ma sempre di un verde accecante, e pedalate senza sosta, in silenzio, finchè non sentirete il profumo del mare.

Perdetevi tra le ripide e sconnesse sterrate del promontorio dell’Argentario e fermatevi, per un istante, ad ammirare il panorama della costa frastagliata e severa e ammirate la linea dell’orizzonte che divide il blu del mare e l’azzurro del cielo.
Questo è stato il nostro Tuscany Trail, senza il cronometro in mano, semplicemente lasciandoci scivolare in un percorso che lascia senza fiato non solo per le dure salite, ma anche e soprattutto per gli scenari che difficilmente scorderemo.
Un consiglio: se deciderete di percorrerlo anche voi non fatevi assillare dal tempo record perchè pedalando di notte vi perdereste molte cose!







bella anche questa esperienza !
e bellissime le due bike !
p.s.
ma la tua maglia di che marca è ??
🙂
Grazie Fabio!
Sì bellissimo, poi la Toscana…
La mia maglia è della sugoi!
che bell’esperienza….
chissà quando avrò tempo anch’io per fare queste cose con la bicicletta, fatte a 20 anni in moto non vedo l’ora di andare in pensione e rifarle in bicicletta
Cerca il tempo, non aspettare!
Noi lavoriamo tutti i giorni dal lunedi al sabato, il tempo è tiranno ma non bisogna aspettare!
Ci siamo presi tre giorni di ferie e li abbiamo sfruttati al meglio!
Certo, ci va sacrificio, fare 1200km in auto, 5 ore di treno e 400km in bici in un pomeriggio, due giorni e una mattinata richiede gran sacrificio, ma non possiamo aspettare per VIVERE!
cocncordo con la tua “filosofia” di andare in bici,,,,,in questa società in cui viviamo bisogna davvero “rubare” il tempo per fare quello che davvero ci piace !
Grazie e alla prossima avventura !!
Ciao Marco,
anche io sono dell’idea che nelle vita bisogna non bisogna aspettare! Il tuo blog l’ho visitato più volte e aggiungo i miei complimenti alla lunga serie che ho già letto. Proprio perchè nella vita le cose vanno prese al volo, penso di volermi prendere un telaio della Salsa Fargo 2 blue e allestirlo. Sono alto 171 cm e 78 cm di cavallo, cosa dici la tg M potrebbe fare per me? E se ci montassi il Woodchipper da 44?
Grazie ancora ed un caro saluto
Stefano
Si, fargo m e manubrio 44 direi perfetti!!!
Stiamo progettando nuove micro avventure nell’attesa del viaggio di settembre… Mai fermarsi!
Se le micro avventure includono l’Alto Adige, non esitare a contattarmi per eventuali suggerimenti. Grazie ancora per la disponibilità e gentilezza. Continuerò a seguirvi curioso del vostro viaggio di settembre.
Cari saluti
Bell’avventura 🙂