Tic, tic, tic, tic…
Inequivocabile il tintinnio delle gocce d’acqua sul telo della tenda ci dice che sta piovendo. Sono circa le 4 o le 5 del mattino, esco dalla tenda e metto sulle bici il telo di nylon che Samantha ha comprato ieri e torno nel calduccio del sacco a pelo.
Continua a sgocciolare, nulla di più, fin verso le 7 del mattino quando ci alziamo e un bell’arcobaleno ci da il buongiorno.

Ha smesso di piovere, il cielo è a tratti neri, guarda caso proprio nella direzione in cui dobbiamo andare noi, ma non ci scoraggiamo. Ci vestiamo con giacca e pantaloni in gore-tex per evitare di lavarci (le strade sono piuttosto bagnate) e lasciamo il camping del golf club.
Percorriamo qualche km tra i campi su strade sterrate e arriviamo ad un punto in cui è possibile attraversare il reno con una chiatta. Decidiamo di attraversare e di percorrere un pò di asfalto, vista la condizione delle strade sterrate, non fangose ma comunque in grado di inzozzarci per benino!


Attraversiamo il fiume e ripartiamo, questa volta su asfalto. La parte asfaltata passa più spesso in centri abitati ed è un pò più varia rispetto a quella sterrata, ma rimane comunque su piste ciclabili chiuse al traffico e/o strade secondarie a bassa densità di traffico.

Si viaggia bene! A metà mattina esce un bel sole, sempre più caldo, che scalda e ci permette, all’ora di pranzo, di pranzare su una piccola spiaggia in riva al fiume e di mettere la tenda al sole per farla asciugare: ci vorranno circa 5 minuti solamente! Mangiamo, mettiamo i piedi a mollo nel fiume e ripartiamo.

Il pomeriggio scorre tranquillo e sereno e dopo aver passato la città di Germersheim giungiamo a Speyer. Notiamo una grande chiesa che attira la nostra attenzione e ci avviciniamo: il centro città è carinissimo, pieno di case tutte colorate, con un mare di gente in bici… ci fermiamo per un gelato e, mappa alla mano, iniziamo a pensare a dove fermarci per la notte… Visto il meteo optiamo ancora per il campeggio. Siamo fiduciosi!



Arriviamo così ad Altrip verso sera, cercando il campeggio marcato sulla mappa lungo il piccolo lago un pò a casaccio, visto che, non so per quale motivo, la cartografia della Germania sul Garmin non c’è e sto navigando un po’ con la mappa cartacea e un poo’ a fortuna! Lo troviamo, piccolissimo e piuttosto spartano, ma silenzioso e riservato. Scarico la bici e vado a cercare un market perchè voglio trovare una birra per cena e qualcosa di dolce per il dopo… Trovo solo una stazione di servizio e mi accontento di una birra… Nel frattempo foro la gomma posteriore e, mentre Samy tiene d’occhio il telefono in carica nei bagni del campeggio, io riparo la camera d’aria con una pezza autoadesiva.
Mangiamo un riso messicano (nemmeno malaccio tutto sommato) e presto, come ogni sera, ci ritiriamo in tenda per la notte.
Il meteo per domani non promette nulla di buono, ma tanto non possiamo farci nulla! siamo in viaggio e quel che arriva arriva!
Siamo circa a metà del nostro viaggio, e le prime considerazioni ci fanno comprendere di come sia bello viaggiare in bici, di come ci si senta liberi, di come non pianificare troppo le tappe lasci un qualcosa di avventuroso anche nell’attraversare mezza Europa su dei percorsi ciclabili e di come, semplicemente, non serva cercare l’estremo per vivere una piccola avventura!