Di nuovo una dormita colossale. Ora il nostro fornellino da campo sta scaldando un pentolino di acqua per il the caldo che accompagnerà i nostri fantastici biscotti farciti al cioccolato (una confezione in due ovviamente).
Tempo di riorganizzare i bagagli e lasciamo il piccolo villaggio di Erlach e ripercorriamo il tratto fatto la sera prima. Curiosi come dei gatti vogliamo vedere dov’è il primo campeggio… Beh, non ne troveremo per circa 60km! Meno male che il giorno prima abbiamo trovato quel contadino!

Torniamo a pedalare in mezzo ai campi su piacevoli strade sterrate, la mattina è umida ma non ci sono temperature troppo basse e con giusto un paio di manicotti e lo smanicato si sta benone! Attraversiamo una centrale idroelettrica di inizio’900 (imponente, tutta in pietra) e ci stupiamo di come, nonostante un cantiere enorme, sia stata loro premura mettere in sicurezza e marcare con cartelli gialli la nuova direzione da seguire per la ciclabile!!! Da noi avrebbero disfatto tutto e fossimo passati in bici ci saremmo pure presi degli insulti…


Zigzagando tra paesini sparsi qua e là, pedalando su ciclabili e percorsi consigliati, raggiungiamo la città di Solothurn all’ora di pranzo. La città è molto bella, ed entriamo dalle antiche mura di cinta in pietra per poi perderci tra i viali ciottolati… Prendiamo qualcosa per pranzo e ci sistemiamo in un piccolo parco cittadino, su una panca vicino ad una fontana; la temperatura è gradevole e sarebbe bello fermarsi qui, ma non abbiamo percorso molti km oggi e il pomeriggio sarà ancora lungo!


Sulla nostra sinistra, lasciata la città, una lunga collina (credo una morena, simile alla Serra di Ivrea) ci intimorisce perchè non siamo molto propensi alla salita con le nostre bici così pesanti… Per fortuna la traccia preparata a casa con bikemap (e controllata con google Earth) non ci tradisce e partendo da Oesingen passiamo la dolce salita attraversando i boschi e i pascoli che portano a Waldenburg.


Da qui inizia la lunga discesa verso Basilea ma dopo un rapido sguardo alle carte della ciclabile del Reno vediamo che il campeggio più vicino è a Kaiseraugst, a circa 18/20 km da Basilea. Abbandoniamo quindi la traccia “ufficiale” e seguiamo i cartelli gialli che indicano la nostra meta… Scopriremo lungo la via che i cartelli gialli sono per chi si muove a piedi, ma, per fortuna, questo si traduce in un chilometrino di single track in un bel bosco!

Sbuchiamo su una strada asfaltata, tipica di una periferia, e scendiamo fino alla città prescelta. Subito troviamo le indicazioni per il campeggio che sorge, in un verdissimo prato, sulla riva del Reno.
Wow, finalmente siamo arrivati sul grande fiume e il nostro “trasferimento” svizzero finisce qui. Devo dire, però, che tutta la parte svizzera è stata incredibilmente bella da pedalare, sia per i paesaggi incontrati, sia per l’educazione degli altri utenti della strada che ci hanno sempre mostrato un incredibile rispetto per i ciclisti! Mi viene da sorridere a chi viene in vacanza in bici da noi in Italia… temeranno per la loro vita ogni 20/30 secondi!!!
Mentre Samantha monta la tenda (e si diverte a giocare con le papere che arrivano a controllare, incuriosite, il nostro accampamento) io prendo la mia fargo, spoglia di tutti i bagagli, e vado al centro commerciale a far provviste per la cena e la colazione. Inutile dire che senza bagagli la mia bici volava come il vento!

Cena calda con una pasta ai formaggi e patate (una sorta di tartiflette con le penne) che ci sazia e ristora a dovere per un’altra lunga notte di sonno… Cerco su internet un negozio che venda selle Brooks per Samy che, ormai, con la sua sella (la solita, usata per tutta la stagione) ormai è guerra aperta… Io, invece, con la mia sella An-Atomica in cuoio sto come sul divano di casa!