Le bici pronte ormai da giorni ci stanno aspettando, cariche di bagagli e di tutto (si spera) quello che ci occorrerà.
Sono le 7 di mattina del 14 settembre 2014 quando iniziamo a pedalare per il nostro primo, vero, cicloviaggio insieme.

Samantha non ha mai fatto un viaggio così prima d’ora, non ha mai campeggiato (se non una sera di prova nei nostri boschi) prima, non ha mai pedalato per più di tre giorni consecutivi. Io non ho mai pedalato per più di 5 giorni di fila, se non al Great Divide con le conseguenze che conoscete.
Sono le nostre prime ferie insieme… inutile dire che siamo molto emozionati!
Partiamo, Aosta sta ancora sonnecchiando, ci sono poche persone in giro… percorse le poche centinaia di metri per raggiungere la strada statale 26 e già siamo dei viaggiatori!
La prima parte del viaggio sarà impegnativa, lo sappiamo, ma non immaginiamo ancora quanto: il passo del gran San Bernardo è a 2500 metri, i 36km di salita sono una bella sfida già normalmente, ma con bici cariche di bagagli (sui 25-26 la Surly di Samy e credo ALMENO 30 la mia Fargo) bisogna avere veramente poca fretta! Impostiamo la nostra velocità su “arriviamo su senza morire” e iniziamo a scalare il colle.
La salita sfila lenta, tranquilla, ma comunque si fa sentire bella faticosa! Chiacchieriamo, ridiamo e scherziamo e i km passano, uno dopo l’altro, lentamente, ma passano.

A Saint Rhémy facciamo una sosta per un caffè (l’ultimo vero caffè, buono e a buon mercato di questo viaggio) e ripartiamo pochi istanti dopo.
Passati i 2000m lo scenario, anche se conosciuto, si fa maestoso e non manchiamo di stupirci nemmeno questa volta: viviamo in un paradiso, questo è certo.

Così, pedalata dopo pedalata, ora dopo ora (ne impiegheremo quasi 6) arriviamo al colle. Aria frizzante ma sole tiepido, un filo di vento, non fastidioso… Facciamo una sosta per il pranzo con i panini preparati da casa e ci facciamo subito pelare con 6.20€ per due caffè. Inizio col botto!

La discesa verso Martigny scorre rapida e senza intoppi, circa un’ora e mezza, ma appena a valle, una volta immessi sulla via Francigena, ecco che il vento ci viene a salutare…

La traccia GPX che ho preparato da casa funziona molto bene e ci porta tra boschi e sterrate prima, su ciclabili a bordo fiume poi, facendoci ammirare un paesaggio che non avevamo mai notato prima, quando lo vedevamo dal finestrino dell’auto. E’ sempre incredibile vedere il mondo seduti in sella ad una bici… tutto appare più bello e ci si gusta ogni istante del lento procedere!

I 120km giornalieri che ci siamo prefissati di percorrere oggi sembrano un po’ troppi, considerando la scalata al colle, ma un po’ con le gambe, un po’ con la testa, riusciamo ad arrivare, piuttosto stanchi, al campeggio di Villeneuve, a circa 6/8 km da Montreux. Ci installiamo a bordo lago e mentre ceniamo un risotto ai funghi liofilizzato offriamo le nostre gambe come banchetto per le zanzare.

Stanchi, sazi e smangiucchiati ci infiliamo nei sacchi a pelo. Alle 20.00 cadiamo in un sonno profondo, nessuno potrà svegliarci questa notte!

Tanta roba!!!!