FERRINO MONSTER LITE: prime impressioni

Ferrino pare essere interessata al mondo del bike packing e ho avuto la fortuna di ricevere in prova questa tenda della linea higlab. Di sicuro non è un prodotto pensato per le esigenze di un ultracycler (peso in primis) ma si tratta di una tenda molto robusta per un uso anche severo, infatti credo che sarebbe la tenda perfetta per un viaggio di più giorni in posti remoti, dove la massima affidabilità deve essere in primo piano. Se si viaggia per giorni e giorni si può trascurare il fattore del peso piuma a tutti i costi, ma si deve privilegiare il comfort generale del prodotto, dalla praticità di montaggio alla sicurezza di avere sempre la sicurezza di avere la propria tenda in perfetto stato, giorno dopo giorno e viaggio dopo viaggio.


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La tenda è incredibilmente veloce da montare, anche se in condizioni difficili e di vento e anche con i guanti indossati. Basta stenderla a terra e infilare le tue aste flessibili, incastrarle nell’asola (robustissima, in nylon) ed è pronta ad ospitarci. Se non siamo in condizioni di vento forte, o se ci troviamo su un terreno molto duro, possiamo anche evitare di piantare i picchetti ed infilarci dentro a dormire dopo un paio di minuti dall’inizio “dei lavori” di montaggio. Il fatto di essere una monotelo permette di poterla montare anche sotto la pioggia senza che si “allaghi” come potrebbe accadere con una doppio telo classica e, cosa super pratica, se avessimo bisogno di mettere al riparo la nostra attrezzatura, il sacco a pelo, o altro, potremmo farlo già a tenda smontata.

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pronta al montaggio. basta stenderla e infilare i pali nelle apposite asole. ci vogliono circa 3 minuti per poterla utilizzare!
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la tenda pronta all’uso, circa 3 minuti più tardi!

La prima sensazione, appena tirata fuori dalla sua custodia, è di avere per le mani un prodotto molto robusto, ben fatto e di sicura efficacia anche per un uso severo. Il tessuto è molto robusto, le robustissime asole in nylon per i picchetti sembrano le fibbie degli zaini, mentre la paleria di sostegno, in alluminio, sembra piuttosto affidabile. certo, una paleria in carbonio aiuterebbe a far scendere il peso notevolmente, ma sicuramente a discapito della robustezza generale.

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sulla carta il singolo telo promette una buona traspirabilità… vedremo come si comporta nell’uso reale!
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le robustissime asole per infilare i picchetti (leggerissimi in alluminio)
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nel dettaglio: l’asola per infilare la paleria, e la falda a terra.

L’ unico accesso laterale è pratico e all’interno della tenda si trova spazio abbondante per una persona più il suo equipaggiamento completo o per due persone (ma a quel punto il bagaglio deve rimanere fuori)… La sua altezza consente, anche ad uno spilungone come me (190cm) di potersi vestire e, soprattutto, di stare seduto al suo interno senza alcun problema. Due persone sedute al suo interno, una di fronte all’altra, possono rimanere comodamente a chiacchierare mentre si attende che l’eventuale temporale cessi!

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l’ingresso laterale (si nota la mancanza di una zanzariera) e, all’interno, le bocchette di areazione.
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ampio lo spazio a disposizione, permette di stare comodamente seduti al suo interno.

Le falde a terra sono sinonimo di sicurezza in caso di sosta sotto pioggia battente, e permettono all’acqua di scivolare via dalla tenda senza infilarsi sotto dando la sensazione di dormire in un lago.
il perenne problema di condensa delle tende monotelo qui viene sopperito dalle 4 bocchette di areazione (ripiegabili e chiudibili) che promettono una buona areazione e, sulla carta, consentono il non formarsi della famigerata condensa. è possibile aprire integralmente le bocchette, arrotolandole su se stesse, oppure di chiuderle quasi ermeticamente in caso di forte pioggia. Personalmente avrei inserito delle piccole zanzariere su ognuna delle bocchette, in modo da poterle utilizzare in estate in luoghi remoti dove serve areazione ma non ci può permettere che insetti vari (zanzare, mosche e scorpioni per citarne alcuni) possano entrare nella nostra tenda a farci compagnia. Per lo stessp motivo vedrei molto utile una zanzariera piazzata sull’ingresso, in modo da poter lasciare completamente aperta la tenda nelle notti d’estate più calde.

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la bocchetta di areazione alla sua massima apertura…
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… e la stessa bocchetta “tutta chiusa” per sigillare l’apertura dalle infiltrazioni di acqua.

Va detto che questa tenda nasce per usi estremi in montagna, magari in alta quota, dove non ci dovrebbero essere grossi problemi con gli insetti e dove le temperature rigide richiederebbero comunque la totale chiusura delle zip, ma per un uso in bikepacking potrebbe essere necessario dormire con la porta di ingresso aperta e, la mancanza di una zanzariera potrebbe essere fonte di noie in certe parti del mondo!

ora non resta che provarla seriamente in una notte fredda di bivacco nella neve (pare che la prossima settimana le temperature scendano, finalmente!) per vedere se, come promesso, la condensa al suo interno sarà limitata o assente del tutto.

a presto altri aggiornamenti e foto dei dettagli!

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