La lunga attesa è finalmente giunta al termine. Sono imbarcato su un volo per Londra, il mio bagaglio è stivato in uno scatolone, meticolosamente preparato… avrò preso tutto? avrò preso abbastanza o avrò preso troppo?
Tutto fila liscio e arrivo a Londra in perfetto orario. Salgo sull’aereo per Calgary dove ritrovo il mio amico Gunther, conosciuto alla hellas trans mountains 2012, suo fratello Renhard e Tim. Il viaggio di 11 ore fila liscio e veloce, tra sonnellini e pasti trash offerti dalla compagnia aerea; arriviamo a Calgary pure in anticipo rispetto al previsto. Ritiro il mio scatolone (da cui fa capolino il perno del movimento centrale…) mentre le bici dei belgi non ci sono. Attendiamo lo shuttle che abbiamo prenotato e dopo qualche ora siamo in albergo. Io non avevo trovato una stanza da 2 o 4 letti e mi sono quindi prenotato una stanza ostello da 8 letti. Scendo nel seminterrato e trovo la mia stanza… una fetida (puzza proprio!) piccola e disordinata stanzetta… valige aperte e sacchetti della spesa in ogni angolo, mi fanno capire che sono in stanza con dei ragazzi giovani… prevedo lunghe notti insonni dato che sono le 1.30 del mattino e in stanza non c’è nessuno. poco più tardi vengo subito smentito! I ragazzi entrano in stanza alle 3 circa e come vedono un nuovo letto occupato spengono la luce e fanno piano piano per non svegliarmi. Bene, sono educati!

I giorni successivi sono tutti dedicati alla preparazione del mezzo e all’esplorazione dei dintorni. Rimango stupefatto dalla maestosità dei paesaggi, dalla grandezza di boschi e montagne… sembra un pò la mia vallée, ma qui è tutto vitaminizzato, è tutto più grande!
La cittadina di Banff è graziosa e piacevole, contornata da grandi montagne e da un bel parco dove, in puro stile canadese, si tova un piccolo bike park con una linea di ponti e passerelle tipicamente in stile British Columbia. Mi viene voglia di farci un giro con la fargo a pieno carico, ma non mi sembra proprio il caso!!!
I nomi delle vie riportano tutti ai nomi degli animali tipici della zona, Wolf, Bear, Elk, Moose… Simpatico!

Iniziano ad arrivare altri bikers e si iniziano a stringere mani. Io resto con i miei amici belgi, scopriamo un pò i ristoranti della cittadina, trovandone anche alcuni dove non si mangia male, compresa la “old spaghetti factory” dove fanno una splendida carbonara coi gamberetti (???). per colazione troviamo un bar con due ragazze asiatiche dove il caffè non è per nulla male, pure l’espresso non gli viene male! sarà il nostro bar di fiducia per un paio di mattine!
Intanto nella mia stanza arriva Chris, uno squinternato ragazzo svizzero che mi mostra ogni singolo elemento del suo bagaglio descrivendomelo come il migliore al mondo perchè fatto in svizzera o in Germania, poi arriva Greg, 59enne canadese; Greg inizia a chiedermi consigli sull’equipaggiamento, vedendo che il mio è più tecnico del suo, così mi chiede di accompagnarlo per fare shopping in centro. Spenderà diverse centinaia di dollari per adeguare il suo equipaggiamento obsoleto, chiedendo sempre consiglio a me… Gli terrò anche una lezione di utilizzo del garmin, dato che il suo è nuovo e non ha ben capito come funzioni.
Proprio durante una di queste “lezioni” mi accorgo che dal mio sono sparite le tracce da seguire per la gara… momenti di panico, non capisco cosa sia successo… chiedo in prestito il portatile ad uno dei ragazzi francesi in stanza con me, collego il gps e vedo le tracce in memoria… boh, misteri della tecnologia… le scarico, le rinomino e le rimetto sul gps. FUNZIONA!!! tiro un bel sospiro di sollievo.
Con questi ritmi arriva il giorno prima della partenza. Conosco un sacco di altri biker, tra cui Craigh Stappler, il grande favorito che mi dice “ah, sei il ragazzo italiano, ho sentito parlare di te, pare tu sia un biker molto forte!” mi dico “wow, se lo dice lui… chissà dove l’ha sentito!”… gli dico che proverò a seguirlo e,ridendo, di guardarsi alle spalle…

Alla sera, 17.00p.m. l’appuntamento è con il mitico Crazy Larry che ci darà indicazioni sul percorso e sul come comportarci in caso di incontro ravvicinato con orsi, alci e puma… sembra più crazy di quello che è, questo uomo mi sa che ne sa tante, vuole solo apparire un pò pazzo, ma mi sa di un montanaro doc, di quelli con la scorza bella dura. Gli regalo il mio cappellino tricolore Pitz, lui sembra molto contento e fa un pò il pagliaccio…

Sono al tavolo con Greg, Sean (un ragazzo conosciuto su un forum americano dove si parla del great divide) e Scott, singlespeeder su una splendida moots in titanio e altri bikers, ognuno con una faccia “interessante”. Mangio un hamburger di bisonte con dentro una fetta di carne alta 6cm…
A mezzanotte della sera pregara sono davanti alla mia stanza con Scott, Greg e un altro ragazzo, a dare lezioni d’uso (ovviamente in inglese) sull’uso del gps! Grandi ringraziamenti per il mio corso accelerato, ed è ora di andare a dormire.
La notte passa in fretta, riesco a dormire bene. Mi alzo, mi vesto, vado in cucina a preparare i panini da portarmi dietro (che dimenticherò sul tavolo!) e faccio una bella colazione con succo al melograno, due panini con crudo e burro di arachidi e una mela. Mi bevo un secchiello di caffè e sono pronto a partire.
A pochi minuti dalla partenza arriva Scott che mi elenca le procedure d’uso del gps appena imparate… Tutto ok Scott, non ti perderai!!!
Prima del via grandi pacche sulle spalle con tutti i biker che ho conosciuto nei giorni precedenti. Ora si aspetta solo che il mitico Crazy Larry ci dia il segnale per il via.
Metto lo spot in trasmissione. Mancano pochi minuti!