La notte a Bad Breisig, in un caldo e comodo letto, è stata davvero ristoratrice! Il mattino ci svegliamo pieni di energie e con la voglia di pedalare al massimo livello!

Riprendiamo fiduciosamente a pedalare sperando che qui grigi nuvoloni non vengano verso di noi, e sembra che tutto vada bene. Arriviamo a Bonn dove ci addentriamo nella città, bellissima, e troviamo anche la casa di Beethoven (nulla di stratosferico, una umile casa con una targa ad indicarne l’eccellente inquilino!).


Proseguiamo il viaggio verso Colonia, e a pochi km dalla città notiamo che i palazzi in lontananza e la cattedrale sono spariti dietro una muraglia di pioggia. Prima che l’acqua arrivi sulle nostre teste ci rifugiamo sotto una pensilina dell’autobus, mangiamo pranzo e, non appena smette di piovere, riprendiamo a pedalare. Pochi minuti e ci troviamo al cospetto della più imponente e maestosa cattedrale che abbiamo mai visto. Stretta e alta, in pieno stile gotico, si staglia alta verso il cielo, circondata da case e palazzi è impossibile allontanarsi abbastanza per poterla fotografare tutta intera!

Mentre compro un caricabatteria e una batteria ausiliairia (dato che le abbiamo lasciate in hotel!) si scatena un altro acquazzone, meno potente ma comunque abbastanza forte. Finita la pioggia torna un cielo azzurro che sembra promettere bene.
Riprendiamo la ciclabile e, pedlando fianco a fianco, ci allontaniamo dalla città. Siamo in periferia quando Samy mi dice “occhio”. Non faccio in tempo a spostarmi che con la coda dell’occhio vedo una ragazza che si sdraia nell’aiuola di fianco alla ciclabile. Si tira su, due colpi al manubrio e, come nulla fosse, riparte per la sua strada! Mah, che gente strana! Sembrano invulnerabili!
Passiamo davanti agli stabilimenti Ford e proseguiamo verso nord. Verso le 17 decidiamo che è ora di decidere il da farsi e, visto il tempo che pare mettersi al bello, optiamo per il campeggio.
Arriviamo a Dormaghen e al capeggio non c’è nessuno in reception. Non ci osiamo a piazzarci a caso e, dato che nel frattempo inizia ad alzarsi un vento piuttosto pungente, decidiamo che forse forse una stanza anche stasera ce la meritiamo!
Il paese semb ra disabitato ma i tre hotel presenti sono tutti al completo. Le due concessionarie di auto vendono solo macchine americane tipo mustang e camaro, ma per il resto non si vede nulla in giro… per fortuna al terzo hotel si degnano di darci una mano e ci trovano un posto in un affittacamere. Lo troviamo, veniamo accolti e decidiamo di fermarci anche per cena. Una lauta cena, irrorata da buona birra spillata da un attempato cameriere alto e pelato che spilla birre come un forsennato. I suoi clienti, che filtrano come degli alambicchi, bevono una birra dopo l’altro e lui, il barman, ad ogni birra fa una tacca con la penna biro sul sottobicchiere, come un cowboy che fa le tacche sul fucile ad ogni indiano ucciso…
A pancia piena ci ritiriamo nella nostra stanza e decidiamo più o meno l’itinerario per l’indomani.
Ciao, ho scoperto oggi il tuo sito ed è di grande ispirazione per me, che dopo aver scoperto il bikepacking partecipando al Tuscany Trail sto progettando un viaggio per l’estate.
Stavo leggendo il resoconto Aosta – Amsterdam, ma vedo che arriva fino al giorno 9. Non trovo il giorno 10 e seguenti…
Chissà che ci si incontri da qualche parte visto che ho un appartamento per le vacanze a Pila.
Eh si, in effetti ci siamo fermati col racconto, mancherebbero i giorni 10-11-12….